Cinema: strumento di informazione e arte di resistenza

In che modo il cinema può essere uno strumento di lotta?
Con questa domanda NAZRA Palestine Short Film Festival , in collaborazione con BDS Torino e NUR Universitari contro l’Apartheid Israeliana, è lieta di invitarvi alle due giornate del 24 e 25 aprile dedicate al cinema e all’arte come forma di resistenza.
Sabato 24 aprile dalle ore 18.00 verrà trasmesso in streaming dal sito di NAZRA il film di Mohammad Bakri “Da quando te ne sei andato” (2005), film in cui Bakri si reca in visita presso la tomba del suo amico e mentore Emile Habibi, soprannominato Abu Salam (Padre della Pace). Come racconta lo stesso regista, è un film pensato come “un dialogo, una conversazione tra due amici che si ritrovano dopo lungo tempo. Io racconto ad Emile le nascite, le morti e tutti gli avvenimenti che hanno scosso la nostra terra dopo la sua scomparsa, nel 1996”. Sullo sfondo le rivolte dell’ottobre 2000, l’Intifada palestinese, la rappresaglia israeliana, anni di massacri, lutti, soprusi, le vicende e le calunnie in seguito al suo film “Jenin, Jenin” e convivenza con la vergogna di non essere riusciti a insegnare la tolleranza, la convivenza e il rispetto nemmeno ai propri familiari e con un senso di sconfitta e di solitudine. Il film rimarrà disponibile per le intere giornate del 25 e 26 aprile.
Domenica 25 aprile in diretta dalla pagina Facebook di NAZRA  alle ore 21.00 l’evento si arrichisce con la presenza di Mohammad Bakri che assieme a Nabil Salameh, voce dei Radiodervish, e Simone Sibilio, docente di lingua e letteratura araba all’università Ca’ Foscari di Venezia, traduttore di molti testi di poesia araba e direttore artistico di NAZRA, dialogheranno sul cinema come strumento di informazione e arte di Resistenza.

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NAZRA – un’intervista con

Proponiamo qui di seguito l’intervista a cura della redazione di acpnet.org a Monica Macchi del team NAZRA PSFF.

Monica Macchi, come nasce la rassegna cinematografica Nazra?

Nazra Palestine Short Film Festival nasce nel 2017 da un progetto di tre associazioni: Restiamo Umani con Vik di Venezia, Ecole Cinema di Napoli e il centro culturale Vittorio Arrigoni di Gaza con l’idea di lanciare un Festival itinerante di cortometraggi per offrire una visione ampia e diversificata sulle realtà socio-politiche e culturali palestinesi che vada oltre la mera cronaca politica. Il Festival, giunto quest’anno alla terza edizione, ha avuto diversi eventi in varie città italiane (che si relazionano col territorio in modi autonomi: ad esempio a Napoli sono state fatte proiezioni nelle sezione femminile del carcere di Pozzuoli e a Milano è stata avviata una collaborazione con i membri del progetto di ricerca “La città e gli spazi lontani” del Dipartimento di Studi Umanistici, coordinato da Martina Treu) ed europee, oltre che a Ramallah e a Gaza.

Quale messaggio Nazra intende portare in un contesto storico particolarmente caotico? 

Abbiamo deciso di partire dallo sguardo, appunto in arabo NAZRA e da come i palestinesi decidono di guardare loro stessi e offrirsi allo sguardo dell’Altro, troppo spesso solo oggetto di osservazione: l’idea è farsi guidare dall’immaginario filmico, dalle parole e dal loro ritmo, (per questo abbiamo lasciato tutti i film in lingua originale con sottotitoli in italiano) per tracciare un’inedita mappatura storica e geografica della Palestina utilizzando il cinema come agente di conoscenza e condivisione. L’intento è anche quello di far conoscere le eccellenze di una produzione artisticamente valida, ma carente nella distribuzione e perciò poco conosciuta dal grande pubblico. Le tematiche dei cortometraggi includono il rispetto e la promozione dei diritti umani, le libertà dei popoli e l’emancipazione delle donne, e sostengono l’esercizio della libertà di espressione in una cultura multietnica e pluriconfessionale.

Esiste un file rouge che contraddistingue la cinematografia palestinese?

Più che un fil rouge ci sono tre diverse fasi: nella prima i palestinesi devono addirittura dimostrare di esistere per contrastare la narrativa sionista di “una terra senza popolo per un popolo senza terra” come dimostrano il film di Mustafa Abu Ali del 1974 “ليس لهم وجود”   (“Laissa lahum wujuud” cioè “Loro non ci sono”, esplicita risposta all’affermazione di Golda Meir che in una intervista al Sunday Times del 15 giugno del 1969 ha dichiarato: “Non esiste qualcosa come un popolo palestinese…non è che siamo arrivati per cacciarli via e impossessarci del loro Paese… semplicemente loro non esistevano”) o “Great Robbery” un lavoro di ricerca sugli archivi che racconta  il saccheggio e la distruzione di circa 70.000 libri palestinesi durante la guerra del 1948; nella seconda l’ arte di narrare diventa uno strumento di resistenza perché deve provocare la collera per sviluppare una presa di coscienza critica, mentre nella fase contemporanea la generazione post-Oslo ha sublimato l’esperienza della frammentazione della Palestina nel racconto breve e appunto nel corto in un caleidoscopio di immagini da ricomporre dove irrompe la bellezza come nuova forma di resistenza nel quotidiano e del quotidiano.

Quanto conta questa forma espressiva tra le giovani generazioni palestinesi?

Il corto permette ai giovani di spaziare tra diversi linguaggi (animazione, videoclip, video musicali, parodie…) che spesso vengono caricati immediatamente su You Tube in una libera fruizione: ad esempio Iyad Alasttal ogni venerdì posta un video sul canale Gaza stories: in questa edizione ha vinto quest’anno il premio come Miglior Documentario per The bus driver (women) raccontando la storia di Salwa, che guida un pulmino per portare i bimbi all’asilo in storia potente che tratteggia temi esistenziali complessi sull’autodeterminazione femminile come grimaldello per costruire un futuro migliore.

In che condizioni lavorano gli autori/autrici palestinesi? Possono contare su aiuti?

Recentemente si sta sviluppando il crowdfunding; ad esempio Bonboné  di Rakan Mayasi è stato finanziato in questo modo (ma anche grazie agli attori due strepitosi Saleh Bakri e Rana Alamuddin che hanno accettato di recitare senza compenso) e ora sta facendo incetta di premi nei festival di tutto il mondo da Mosca a Kustendorff,(nel villaggio di Drvengrad, costruito da Emir Kusturica come omaggio al cinema) ad Almeria. In altri casi come per Strange cities are familiar di Saeed Taji Farouky, vincitore di questa edizione, ci sono sovvenzioni dell’ AFAC (Arab Fund for Arts and Culture).

Che posto hanno le donne nella cinematografia araba e palestinese come autrici/registe?

Relativamente all’esperienza di Nazra, è un posto molto ampio ed articolato: sia tra le registe come Samira Badran (regista di Memory of the land, corto vincitore della seconda edizione per la categoria animazione),  Natalie Al-Jubeh, (vincitrice della sezione documentario per “The foreigner) o Darina J.Sallam regista di The Parrot dove la protagonista è Hend Sabry, attrice tunisina che nel 2013 è stata inserita tra le 100 donne arabe più influenti grazie anche al suo impegno umanitario. Ma c’è molta attenzione anche nelle tematiche: noi abbiamo un premio “Gender Look” che quest’anno è stato assegnato a Bloody Basil di Elia Ghorbiah.

Da dove nasce questa sua passione per il Medioriente?

Nasce dalla poesia: avevo appena letto una poesia di Darwish in italiano e mi è venuta l’esigenza e l’urgenza di sentirla, leggerla e gustarmela in lingua originale in omaggio alla celebrazione del  Mediterraneo di Bennis “non un luogo recintato da principi geografici o da un’idea che rinnega l’Altro, piuttosto un’idea aperta, dimora poetica in una realtà globalizzata che oggi dimentica le lingue e la poesia”.

Link all’articolo originale a cura di acpnet.org

 

 

Presentazione alla 76° Mostra del Cinema

Nello Spazio della Regione Veneto, presso l’Hotel Excelsior,  in occasione della 76° Mostra del Cinema di Venezia, mercoledì 4 settembre è stata presentata la 3^ edizione di Nazra Palestine Short Film Festival che avrà inizio a Venezia il 15, 16 e 17 ottobre 2019 per fare poi tappa in molte altre città come Trento, Padova, Milano, Siena, Napoli e Roma.

 

 

 

Anche per Nazra è tempo di vacanze al mare!

nazra cavallino 9-19 WEBDopo avere percorso l’Italia in lungo e in largo, e dopo un giretto in Palestina e in Spagna, il Nazra Palestine short film festival torna a Cavallino-Treporti.
Con il patrocinio del Comune venerdì 9 agosto 2019, in piazza a Treporti, verrà proiettata una selezione dei cortometraggi finalisti dell’edizione di Nazra 2018.
Nazra in arabo significa sguardo, e questi corti offrono uno sguardo sulla Palestina lontano dagli stereotipi, dentro una società che, pur fra mille problemi, dà spazio sì alla denuncia, ma anche alla creatività, all’ironia, al desiderio di emancipazione di giovani e donne, e non teme di mettere in luce le contraddizioni che inevitabilmente accompagnano ogni processo di cambiamento.

NAZRA torna a Bari

Bari-Locandina_unnamed(waiting for) NAZRA Palestine short film festival 2019
Giovedì 11 luglio 2019 – Ore 20.30
ExpostModerno (Ex Arena Moderno)
Bari | Via Napoli 264
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Anche quest’anno, Bari sarà una delle tante città che ospiterà il Nazra Palestine short film festival. Un festival intinerante di cortometraggi palestinesi e sulla Palestina che sta per giungere alla sua terza edizione.
Nazra (“sguardo” in arabo) è un festival indipendente e autoprodotto, nato nel 2017 sulla spinta delle organizzazioni Restiamo umani con Vik (Venezia), École cinéma (Napoli) e Centro Italiano Di Scambio Culturale-VIK (Striscia di Gaza – Palestina). Ha l’obiettivo di promuovere le eccellenze artistiche e cinematografiche di giovani autori e autrici, palestinesi e internazionali, che usano il linguaggio del cortometraggio per trattare temi quali la libertà, la giustizia e i diritti umani, l’autodeterminazione nel delicato contesto israelo-palestinese.
In attesa di ospitare a novembre il Nazra 2019, giovedì 11 luglio presso l’ExpostModerno, un cinema di comunità nato all’interno dell’abbandonata ex Arena Moderno, proponiamo una selezione di cortometraggi della passata edizione.
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PROGRAMMA
🥙 Ore 20.30 Cena palestinese veg
Jamil e Balsam cucineranno pane arabo con falafel, insalata, tahina
Ore 21 Proiezione
Selezione dei cortometraggi Nazra 2018
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CONTRIBUTO PER L’INGRESSO
*Ingresso con cena: 5 €
Ingresso senza cena: 2 €
+ Tessera associativa annuale dell’Armata Brancaleone: 3 €
* Per la cena è richiesta la prenotazione. Puoi prenotarti tramite:
✉ MESSAGGIO privato alla pagina fb del Nazra Bari
TELEFONO 333 792 1843 | 349 393 1072
MODULO ONLINE https://forms.gle/xD4vwQn3vowktXfL9
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L’evento è organizzato da Bread&Roses spazio di mutuo soccorso, La Scatola Blu, Questioni Morali e Armata Brancaleone, all’interno della rassegna Festa del Cinema in Libertà 2019 – Parte I. >> Programma completo http://bit.ly/2J1OCla
Iniziativa di autofinanziamento per la realizzazione del Nazra 2019 e a sostegno delle attività dell’Expost Moderno.
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COME ARRIVARE IN ARENA
IN BICI: puoi lasciare il tuo destriero direttamente nell’area bici dell’arena, in tutta sicurezza e comodità!
COI MEZZI PUBBLICI: con le linee AMTAB che passano da Corso Mazzini, via Brigata Regina e Corso Vittorio Veneto >> http://www.amtab.it/2015-09-30-17-04-00/pianifica-il-tuo-percorso
CON L’AUTO: il Park and Ride Vittorio Veneto è a due passi

Official selection 2019

Official Selection Alloro

FICTION

Coffee pot by Thaer Al Azzah (Palestine) 09’22” – 2018
Roof Knocking by Sina Salimi (Portugal, UK, Mexico, Estonia) 12′ – 2017
Strange Cities are Familiar by Saeed Taji Farouky (UK) 20′ – 2018
The chair by Laila Abbas (Palestine) 15’12” – 2017
The Crossing by Ameen Nayfeh (Palestine) 11′ – 2018
The pipe by Sami Zarour (Palestine) 10″ – 2019
Window by Ali H Okeh (Palestine) 07′ – 2018

DOCUMENTARY

Bloody Basil by Elia Ghorbiah (Palestine) 14′ – 2018
Checkpoint – 300 by Ahmad Al Bazz, Haidi Motola, Anne Paq (Palestine) 04’35” – 2017
Gaza by her by May Odeh, Riham Al Ghazali (Palestine) 21’00” – 2017
Journey of Waves by Linda Paganelli (Palestine, Germany) 06’05” – 2017
Made in Palestine by Mariam Dwedar (USA) 08’15” – 2019
Take 3 by Ayelet Bechar (Israel, Palestine) 15’40” – 2016
The bus driver (woman) by Iyad Alasttal (Palestine) 14’32” – 2016

CENTRO ITALIANO DI SCAMBI CULTURALI – VIK École Cinéma - Napoli Restiamo Umani con Vik - Venezia

 

NAZRA arriva a Tarifa

Il NAZRA Palestine short film festival 2018 approda in Spagna, a Tarifa

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Nazra Palestine Short Film Festival de Tarifa
El próximo viernes 31 de Mayo y sábado 1 de Junio a las 20:00h, tendrán lugar en la Casa de la Cultura de Tarifa (calle Amor de Dios), dos veladas con las películas ganadoras 2018 en las tres categorías (fiction; documental y experimental) y de las menciones especiales (Gender Look y Premio Vik).
Un Premio y un Festival internacional e itinerante desde, sobre y con Palestina. Nazra en árabe significa “mirada”: el Festival nació con la intención de apoyar a directores Palestinos e internacionales, dando espacio a sus miradas acerca de las condiciones de Palestina.
Allí os esperamos a tod@s, no te lo puedes perder!

NAZRA 2018 a Conversano

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Nel mentre sta quasi per partire la nuova edizione del NAZRA Palestine short film festival 2019 cche si inaugurerà il 15-16-17 ottobre a Venezia, il 9 e 10 giugno i corti dell’edizione 2018 tornano a farsi apprezzare e amare a Conversano

72esimo Festival de Cannes

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da martedì 14 a sabato 25 maggio si terrà la 72esima edizione del Festival de Cannes e anche quest’anno il Nazra Palestine short film festival sarà presente alla prestigiosa manifestazione cinematografica francese a testimoniare la vitalità del cinema dalla e sulla Palestina.

Cartolina DEF-1 WEB

Cartolina DEF-2Vis WEB

Informazioni utili

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CENTRO ITALIANO DI SCAMBI CULTURALI – VIK École Cinéma - Napoli Restiamo Umani con Vik - Venezia

dal Palestine Film Institute

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Qui le foto della presenza di NAZRA al 72esimo Festival de Cannes

NAZRA ritorna ad Albano Laziale

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Care amiche e cari amici, a grande richiesta riproponiamo alcuni fra i corti più belli delle due stagioni del festival di Nazra.
Vi aspettiamo a FABRICALBANO   domenica 7 aprile e domenica 14 aprile ore 18.00